Il rossetto, quale donna non l’ha mai utilizzato?
Accentua le labbra, si presenta di solito in tubo a rotazione e ha una forma tipica: arrotondato e tagliato nella parte superiore in modo da poter essere appoggiato sulle labbra per permettere di vedere la linea delle labbra quando si applica.
L’utilizzo del rossetto ha origini antiche; in Mesopotamia le donne utilizzavano polverizzare pietre preziose applicandole sulle loro labbra, per donare maggior lucentezza utilizzavano anche scaglie di pesce polverizzate, in Egitto poi hanno iniziato a utilizzare anche piante e coleotteri da cui estraevano coloranti rossi, l’Impero arabo creò il cosiddetto rossetto solido, un bastoncino che veniva arrotolato e pressato in un manicotto.
Il rossetto ebbe una battuta d’arresto nel Medioevo perché la chiesa considerava il trucco come una manifestazione di satana.
Fu poi la Regina Elisabetta I a dichiarare che il rossetto e il vino bianco “erano alla moda e chic” facendolo poi tornare in voga tra le donne dell’epoca.
Il primo vero rossetto commerciale trovò sviluppo in Francia, a Parigi nei primi anni del 900; una miscela di cera d’api, olio e sego di cervo integrato con un colorante e avvolto in carta di seta.
Nel 1915 fu venduto il primo rossetto in custodia metallica a rotazione e divenne in voga il fatto di farsi fotografare con un rossetto rosso scuro a tracciare i contorni della bocca.
Fu proprio così che il rossetto divenne il simbolo di femminilità e sensualità che oggi conosciamo.
Oggi esistono diverse tipologie di rossetti: cremosi, lucidi, opachi e in diversi formati: cremosi, lipstick, liquido, gloss; pronti a soddisfare le esigenze e le abitudini di ogni donna.
Diverse sono le colorazioni e le sfumature; esistono rossetti lucidi che tendono a sentirsi come più grassi e oleosi. Ci sono rossetti opachi che contengono meno emollienti, rossetti satinati che sono molto facili da applicare.
Ogni donna oggi può scegliere la tipologia di rossetto che preferisce sia per consistenza sia per colorazione e per forma.